RIPARTIZIONE NEL GRASSO CORPOREO
Il grasso
rappresenta un esteso compartimento non polare, caratteristica rilevante soltanto
per pochi farmaci liposolubili che vengono sequestrati e si accumulano
diminuendo la loro C. Un fattore che limita l’accumulo dei farmaci nel grasso
corporeo è dato dalla scarsa vascolarizzazione è disponibilità lenta.
DESTINO DEI FARMACI
Il destino dei
farmaci può essere diviso in 4 stadi:
1.
Assorbimento
2.
Distribuzione
3.
Metabolismo
4.
Eliminazione
ASSORBIMENTO DEI FARMACI
L’assorbimeno viene
definito come il passaggio di un farmaco dal sito di somministrazione al
plasma.
Vie di
somministrazione
SOMMINISTRAZIONE
ORALE: è la via più comune. La quota di farmaco assorbita è minima.
Assorbimento dei
farmaci dall’intestino: il meccanismo è lo stesso per tutte le barriere
epiteliali, cioè per diffusione passiva, la cui velocità dipende dal grado di
ionizzazione e dalla liposolubilità del farmaco. La basi forti (pKa>10) e
gli acidi forti (pKa<3) sono scarsamente assorbiti perchè completamente
ionizzati. L’assorbimento per tali composti dipende dal trasporto mediato da
trasportatori (come la LEVODOPA, usata nel trattamento del morbo di Parkinson
che si lega al carrier della fenilalanina).
Fattori che
influenzano l’assorbimento GI: i principali fattori sono:
1.
La motilità GI riveste notevole importanza; molte
patologie causano stasi gastrica, rallentano l’assorbimento dei farmaci; il
trattamento farmacologico stesso può aumentare o diminuire la motilità GI;
anche un movimento troppo rapido del contenuto dell’intestino può diminuire
l’assorbimento.
2.
Il flusso ematico splancnico aumenta l’assorbimento dopo
l’assunzione di cibo in quanto questo ne induce un aumento.
3.
Le dimensioni delle particelle e la formulazione
farmaceutica hanno effetti rilevanti sull'assorbimento. Le preparazioni
farmaceutiche sono normalmente formulate
in funzione delle caratteristiche di assorbimento desiderate. Al esempio un
ritardo nell'assorbimento può essere raggiunto formulando capsule in grado di
rimanere intatte dopo l’ingestione oppure compresse provviste di una copertura
gastroresistente. In alcuni casi viene introdotto nella capsula una miscela di
particelle a rapido e lento rilascio in modo tale da determinare un
assorbimento più prolungato nel tempo. Esistono sistemi farmaceutici per
consentire la liberazione dei farmaci in modo costante “a lento rilascio” che
hanno il vantaggio di ridurre la frequenza delle somministrazioni e quindi la
probabilità di reazioni avverse.
4.
I fattori fisico-chimici influenzano l’assorbimento
modificando lo stato del farmaco nell’intestino. Quando farmaci vengono
somministrati per via orale, l’intenzione è che vengano assorbiti e che portano
a degli effetti sistemici; ma, ci sono delle eccezioni.
Biodisponibilità: per giungere dal lume dell’intestino tenue al circolo
sistemico gli ostacoli che un farmaco deve superare non sono costituiti solo
dalla mucosa intestinale, ma anche dall’attacco di enzimi della parete
intestinale e del fegato, che possono inattivarlo. La biodisponibilità è la %
di farmaco che passa nella circolazione sistemica dopo somministrazione orale,
tenendo conto sia dell’entità di assorbimento sia della degradazione metabolica
locale.
SOMMINISTRAZIONE
SUBLINGUALE: l’assorbimento diretto dalla cavità orale risulta utile (purchè il
farmaco non abbia un gusto troppo sgradevole) quando è richiesta una risposta
rapida, soprattutto quando un farmaco è instabile a pH gastrico o rapidamente
metabolizzato a livello epatico. I farmaci assorbiti dalla mucosa orale passano
direttamente nel sistema circolatorio senza entrare nel sistema portale,
evitando in tal modo il metabolismo di 1° passaggio.
SOMMINISTRAZIONE
RETTALE: utilizzata per ottenere sia effetti locali sia effetti sistemici.
L’assorbimento è spesso irregolare, ma questa via può essere utile in pazienti
soggetti a vomito o che non sono in grado di assumere farmaci per via orale in
particolare per i bambini.
SOMMINISTRAZIONE
CUTANEA: essenzialmente usata quando si vuole un effetto locale sulla pelle per
farmaci liposolubili. L’uso di forme di somministrazione transdermiche nelle
quali il farmaco è incorporato in un cerotto che viene applicato su un’area di
pelle sottile, determinando una liberazione costante del principio attivo e
offrono parecchi vantaggi, tra cui la facile rimozione nel caso di comparsa di
effetti indesiderati.
SOMMINISTRAZIONE
INALATORIA: l’inalazione è la via usata per la somministrazione degli
anestetici volatili e gassosi che vengono assorbiti ed eliminati attraverso i
polmoni; la grande superficie assorbente e l’abbondante flusso ematico rendono
possibili una rapido scambio e il raggiungimento in tempi brevi. Applicato
anche nel caso di farmaci attivi sui polmoni. Tuttavia dovrebbero agire solo
localmente ma vengono parzialmente assorbiti nel sistema circolatorio,
determinando effetti collaterali sistemici. Modificazioni chimiche delle
molecole dei farmaci possono ridurne notevolmente l’assorbimento.
SOMMINISTRAZIONE
PER VIA INIETTIVA: l’iniezione endovenosa è la via più sicura e più rapida di
somministrazione dei farmaci; una infusione costante evita la possibilità di
assorbimento in altri distretti. L’iniezione sottocutanea o intramuscolare
determina solitamente effetti più rapidi rispetto alla somministrazione per via
orale, ma il grado di assorbimento varia notevolmente in funzione al sito di
iniezione e di vari fattori fisiologici, e in particolare del flusso ematico
locale.
I fattori limitanti
l’assorbimento sono:
·
La diffusione del farmaco nel tessuto
·
La rimozione del farmaco da parte del flusso ematico
locale
L’assorbimento dal
sito di iniezione viene aumentato per mezzo di ialuronidasi (un enzima che
degrada la matrice extracellulare incrementando la diffusione delle sostanze) o
aumentando il flusso locale di sangue. Al contrario l’assorbimento è ridotto
nei pazienti con insufficiente circolazione periferica (“shock”).
Metodi per
ritardare l’assorbimento: ritardare l’assorbimento può risultare molto utile al
fine di ridurre l’assorbimento sistemico di farmaci usati per produrre
un’azione locale, oppure per aumentare la durata d’azione sistemica di un
farmaco. Si realizzano così forme del farmaco relativamente insolubili “a
rilascio ritardato”: ottenuto mediante la trasformazione del farmaco in un
sale, un estere o un complesso poco solubile da iniettare come sospensione
acquosa o come soluzione oleosa. L’esterificazione provoca un aumento della
liposolubilità, rallentando il grado di assorbimento se iniettati in soluzione
oleosa.
Iniezione
intratecale: iniezione di un farmaco nello spazio subaracnoideo per mezzo di una
iniezione lombare, è usato per alcuni scopi specialistici.
Assorbimento dei farmaci e biodisponibilità
·
Farmaci provvisti di liposolubilità
molto bassa, compressi basi e acidi
forti, sono generalmente poco assorbiti dall’intestino.
·
Pochi farmaci (per esempio la
levodopa) vengono assorbiti con meccanismo di trasporto mediato da carrier.
·
L’assorbimento intestinale è
influenzato da molti fattori quali:
§
La motilità intestinale
§
Il pH GI
§
Le dimensioni delle particelle
§
Le interazioni fisico-chimiche con il
contenuto intestinale (es. L’interazione chimica tra calcio e tetracicline).
Ø La biodisponibilità
è la frazione della dose ingerita di un farmaco che raggiunge inalterata la
circolazione sistemica. Può essere bassa a causa di assorbimento incompleto o
di metabolismo nelle pareti intestinali o nel fegato prima di raggiungere la
circolazione sistemica.
Ø Il termine
bioequivalenza implica che una data formulazione di un farmaco possa essere
sostituita da un’altra, senza che si verifichi alcuna conseguenza clinica
indesiderata.
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