L’eliminazione del
farmaco da parte dell’organismo avviene attraverso 2 processi:
1.
Metabolismo: conversione di un’entità chimica in un’altra
2.
Escrezione: eliminazione del farmaco immodificato
La maggior parte
abbandona l’organismo attraverso l’urina sia come molecola immodificata sia
come metaboliti più polari. Alcuni sono secreti nella bile attraverso il
fegato. Nella maggior parte dei casi si verifica un riassorbimento a livello
intestinale. Tuttavia vi sono dei casi di perdita con le feci in pazienti con
insufficienza renale o anche attraverso il latte e il sudore.
I farmaci lipofili
non vengono eliminati come tali dal rene in quanto in questa forma possono
essere riassorbiti per trasporto passivo, dunque soggetti a metabolismo a dare
prodotti più polari non in grado di attraversare le barriere cellulari escreti
con le urine. Il fegato è la sede principale del metabolismo dei farmaci dove è
presente il sistema enzimatico del CYP450 effettore principale di questo
processo. Alcuni enzimi del P450 sono extraepatici.
METABOLISMO DEI FARMACI
I farmaci sono
xenobiotici caratterizzati da strutture chirali; le alterazioni metaboliche
implicano 2 tipi di reazioni:
1.
Reazioni di fase I: ossidazione, riduzione, idrolisi
§ Formano di solito
prodotti più reattivi e più tossici o cancerogeni
§ Spesso implicano il
sistema di ossidasi a funzione mista in cui il citocromo P450 gioca un ruolo
chiave
2.
Reazioni di fase II: coniugazione – glucuronazione,
solforazione, acetilazione
§ Danno origine a
prodotti inattivi
§ Le reazioni di fase
I introducono nella molecola un gruppo funzionale reattivo (-OH) che serve come
punto di attacco per le reazioni di fase II che introducono nella molecola un
sostituente di maggiori dimensioni (glucuronato, solfato, acetato)
Entrambi gli stadi aumentano l’idrofilia della molecola
favorendo l’eliminazione renale. Il metabolismo è un sistema detossificante non
selettivo per eliminare dall’organismo una grande gamma di sostanze estreanee –
sistema di difesa.
INDUZIONE DEGLI ENZIMI MICROSOMIALI
L’induzione di
enzimi da parte di altri farmaci e prodotti chimici può accelerare
notevolmente il metabolismo epatico dei farmaci e il meccanismo di innesco è
mediato dai recettori nucleari.
EFFETTO DI 1°
PASSAGGIO
Alcuni farmaci
risentono particolarmente di un rapido metabolismo epatico èEFFETTO DI 1o
PASSAGGIO è dunque la quantità
che raggiunge il circolo sistemico è notevolmente ridotta e hanno pertanto
scarsa biodisponibilità orale: presenta uno svantaggio:
a.
Necessari dosi maggiori di farmaco per somministrazione
orale
b.
Si verificano situazioni di imprevedibilità e
pericolosità dopo somministrazione orale
Metabolismo dei farmaci
v
Le reazioni di fase 1 implicano
reazioni di ossidazione, riduzione e idrolisi. Esse:
Ø Solitamente formano
prodotti più reattivi, che possono essere farmacologicamente attivi, tossici
o carcinogenici.
Ø Spesso implicano
il sistema di ossidassi a funzione mista in cui il citocrono P450 gioca un
ruolo chiave
v
Le reazioni di fase 2 implicano
reazioni di coniugazione (es. Glucuronidazione) a un gruppo reattivo (spesso
proveniente dalle reazioni di fase 1) e producono solitamente composti
inattivi e polari che facilmente vengono escreti.
v
Alcuni prodotti coniugati sono escreti
attraverso la bile, sono riattivati nell’intestino e quindi riassorbiti (“circolo
enteroepatico”).
v
L’induzione di enzimi del sistema
P450 da parte di altri farmaci e prodotti chimici può accelerare notevolmente
il metabolismo epatico dei farmaci. Può inoltre aumentare la tossicità dei
farmaci con la produzione di metaboliti tossici.
v
Alcuni farmaci risentono di un rapido
metabolismo epatico di primo passaggio e hanno pertanto scarsa
biodisponibilità quando sono somministrati per via orale.
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